Franz Tschager ha appena concluso da vincitore la Malegno-Borno 2002 (foto di Francesco Ruggeri)



Possiamo classificare Franz Tschager come uno dei "guerrieri" delle gare in salita, uno tra i pochi piloti che possono vantare di aver vinto tutto quello che c'era da vincere nello spazio di pochi anni.
Nativo del veneto nel 1962 ma in realtà altoatesino, Tschager fa il suo debutto nelle competizioni automobilistiche nel 1987 con una Volkswagen Golf 1600 Gr.N alla gara in salita "Levico-Vetriolo" in Trentino, ottenendo subito un 3° posto di Classe. La sua stagione procede in maniera più che incoraggiante: già alla sua quarta corsa, la "Piancamuno-Montecampione" (BS) vince agevolmente la Classe, finendo sul secondo gradino del podio alla gara successiva, la "Malegno-Borno".
L'anno seguente prepara ancora una VW Golf ma per il Gruppo A, con la quale affronta le stagioni 1988 e 1989. Conquista due vittorie di Classe alla "Bolzano-Mendola" e alla "Brescia-Monte Maddalena".
Nel 1990 e per tre stagioni consecutive gareggia con una Volkswagen Scirocco Gr.A, dove colleziona svariati piazzamenti ma anche quattro belle vittorie di Classe: due volte a Montecampione, una a Borno e un'altra alla salita "Alpe del Nevegal", nel bellunese.





1992: la vittoria di Classe a Borno con la Volkswagen Scirocco Gr.A (foto di Gianni Tomazzoni)


Con la stagione 1993 arriva un nuovo cambio di vettura: questa volta una Volkswagen Golf 16V Gruppo A, con la quale su sette gare ottiene ben quattro vittorie di Classe (tra cui ancora Montecampione e Borno) ed un secondo posto.

Nel 1994 grazie all'appoggio di alcuni sponsor riesce a fare il grande passo e si iscrive nel Gruppo delle vetture Sport/Prototipo con una Lucchini-Alfa Romeo 3000. Ottiene subito risultati straordinari: otto vittorie e tre secondi posti, conquista i titoli di "Campione del Triveneto", "Campione Italiano Prototipi" di Classe P/2 e di Vicecampione italiano assoluto, dietro nientemeno che a Fabio Danti!




Edizione 1993: con la Volkswagen Golf 16V vince la sua Classe (foto Tazio Moscardi)



Con l'arrivo della stagione 1995 Tschager procede ad un avanzamento di Classe, passando alla P/1 Prototipi con una nuova e interessante vettura sport, la Breda-BMW. La macchina necessita di perfezionare la messa a punto, infatti alcuni problemi di natura elettronica e al cambio mettono fine anzitempo ad alcune gare del pilota altoatesino, che comunque riesce a collezionare un paio di belle vittorie, alla "Alpe del Nevegal" e alla neonata cronoscalata "San Colombano-Passo del Maniva".

Con la Breda-BMW P/1 affronta anche la stagione 1997, sempre tra alti e bassi: porta a casa cinque secondi posti, un terzo (a Borno) ma soprattutto diversi ritiri, spesso per noie al cambio.






1996 - Terzo posto assoluto a Borno su Breda-BMW, alle spalle di Fabio Danti e Pasquale Irlando (foto di Marco Garbin)


Mentre abbandona il progetto con la Breda-BMW (al quale invece aderisce con malriposto entusiasmo il campione Mauro Nesti), Franz si affida ad un nuovo prototipo Lucchini-BMW 3000 che lo porta alla consacrazione: nel 1997 ben otto vittorie assolute di cui tre con record del percorso, tre secondi posti e due terzi posti gli assegnano il titolo di "Campione Triveneto" e "Campione di Coppa Italia".
Inizia la sua inarrestabile "escalation" al vertice: sempre con la Lucchini-BMW nel 1998 vince 5 volte, giungendo quattro volte secondo e ritirandosi solo in un paio di occasioni. Diventa ancora Vicecampione Italiano dietro a Mario Faggioli.
Nel 1999, alla sua ultima stagione con la Lucchini-BMW, prende parte anche al Campionato Europeo, conquistando altre cinque vittorie di cui tre con record (e ben sei secondi posti assoluti, tra cui Borno). Questa volta arriva a diventare Vicecampione europeo dietro al vincitore Pasquale Irlando.







1999 - Uno splendido 2° posto assoluto su Lucchini-BMW (foto di Marco Garbin)


All'alba del terzo millennio Tschager si mette alla guida di una Osella PA20/S, con la quale nella stagione 2000 si laurea per la prima volta Campione Europeo, conquistando dieci vittorie (sei con record!) e due secondi posti. Vince anche la "Malegno-Borno", anche se qui però non gli riesce di ritoccare il record, fissato l'anno prima da Pasquale Irlando. Gli sportivi, in seguito alle sue imprese, iniziano a soprannominarlo "Kaiser Franz".
Con la stessa vettura si riconferma Campione Europeo anche nel 2001, con altre otto vittorie ed un secondo posto (anche a Borno fa il "bis").
Il 2002 sembra la fotocopia della stagione precedente: terza vittoria consecutiva a Borno e terzo titolo consecutivo di Campione Europeo, con nove vittorie assolute. Purtroppo non gli riesce mai l'impresa di fare l'abbinata col CIVM, poichè non diventerà mai Campione Italiano assoluto. Inezie.
A partire dal 2003 rallenta sensibilmente la sua attività sportiva, continuando a correre sporadiche gare fino al 2007 dove si presenta, a sorpresa, alla "Trento-Bondone" con una Lola Formula 3000: dimostra che la classe non è acqua e si misura nientemeno contro il campione Lionel Regal e la sua imbattibile Reynard. Tschager perde il confronto con il francese ma è l'unico insieme a lui ad ottenere un tempo al di sotto dei 10 minuti. Alla "Malegno-Ossimo-Borno" si è sperato per molto tempo di rivederlo sotto la bandiera a scacchi: lo si rivedrà ancora, non più in veste di concorrente ma solo come Team Manager (tra i vari piloti ha seguito anche Christian Merli).
Tschager ha scritto in breve tempo pagine indimenticabili nella storia del motorsport, lasciando un segno indelebile nel cuore degli sportivi che hanno avuto la fortuna di vederlo salire tra i tornanti.