Adriano Parlamento (foto di Susanna Parlamento)



E' praticamente impossibile dimenticarsi di un grande protagonista di tante edizioni della Malegno-Borno, una delle cronoscalate a cui lui era più affezionato e che nel 2005 gli costò la vita. Adriano Parlamento era un "veterano" delle Salite, un esperto "cronoman" che da oltre trent'anni girava in lungo e in largo tutta l'Europa facendosi onore tra le centinaia di concorrenti che ogni domenica si sfidavano sui tornanti delle gare in salita continentali. Nell'ambiente motoristico era soprannominato da molti lo "Zingaro delle Corse", a voler sottolineare la sua natura di "spirito libero". Correva con pochi soldi, si sobbarcava da solo trasferte anche di migliaia di chilometri per prender parte ad una corsa: pur non avendo i mezzi finanziari di molti suoi colleghi e avversari, riusciva sempre e comunque a far bella figura.





Alla Malegno-Borno 1982 con la sua March Sport (10° assoluto)
 (foto Enzo Saleri)



Parlamento era nato a Valle San Niccolao, in provincia di Biella, il 1° febbraio 1942. Titolare di un'officina meccanica, inizia a correre giovanissimo e -come molti altri piloti di allora- ama recarsi con mezzi propri alle varie competizioni portando con sè, oltre alla vettura da gara, anche tutto il necessario per eventuali interventi di modifica o riparazione "al volo". Infatti fa tutto da solo il lavoro di preparazione delle sue macchine presso la sua officina. Inizialmente corre con vetture Alfa Romeo, poi con l'appoggio della scuderia "Torino Corse" partecipa all' Europeo della Montagna con una Alfa Romeo GT 1600, vincendo nel 1973 il Campionato di Gruppo 2. Con la stessa vettura partecipa anche ad altre competizioni, come il Giro Automobilistico d'Italia.  Per oltre due decenni si è presentato al via con la sua fedelissima March Sport Gr.5 (poi C3), la quale (come lui stesso amava scherzosamente raccontare) era sempre la stessa da 20 anni ma che a forza di riparazioni, aggiornamenti e modifiche non aveva ormai più un solo componente della vettura originaria! Con la stessa biposto prende parte a diverse edizioni del Campionato Europeo della Montagna, specialmente negli ultimi tempi quando, per regolamento, nelle gare italiane erano state bandite le vetture di Gruppo C3. Taglia spesso il traguardo finendo nelle posizioni di vertice, anche davanti a concorrenti ben più giovani di lui e talvolta con vetture più performanti della sua. Gli ultimi anni lo vedono al volante di una monoposto di Formula 3 (neanche a farlo apposta ancora una March, del 1981).





Al via dell'edizione 1985 sempre con la March Sport (8° assoluto)
(foto di Moreno Genesini)


Con questa vettura perde tragicamente la vita mentre si cimenta come apripista alla 37a Edizione del "Trofeo Vallecamonica": giunto in ritardo alle verifiche non viene ammesso tra i concorrenti alla competizione ufficiale (peraltro vi era una discordanza regolamentare con l'anno di produzione della sua monoposto: il telaio era del 1981). Non avendo altra scelta se non quella di fare rientro a casa, gli viene concessa in alternativa l'opportunità -tutt'altro che illegittima- di fare la passerella non competitiva con il numero "zero", insieme ad altre vetture di contorno anch'esse come apripista.  A poche centinaia di metri dal via, presso la "curva del vento" (stesso punto dove anche alle prove era uscito di strada il concorrente Eugenio Molinaro con una Alfa 155 GTA),   il tragico schianto della sua March contro il guard-rail che lo ferisce gravemente ad un braccio, rendendo purtroppo vani i soccorsi. 

Adriano era benvoluto da tutti, qualcuno raccontava che in paese vi era persino chi gli consentiva di circolare liberamente per strada con la vettura di gara, predisponendogli via libera per fare i suoi test in tutta sicurezza, prima di caricare armi e bagagli per una nuova trasferta.

A Pralungo, sul muro della casa dove per tanti anni ha abitato, poco tempo dopo viene apposta da familiari ed amici una targa che recita "In questa casa vive la persona migliore del mondo".








La stessa March nell'edizione 1996, sostanzialmente modificata nella parte anteriore (1° di Classe 2000/C3)
(foto © A2 Alquati)






1998 - 3° di Gruppo C3, sempre con la sua March Sport
(foto Tonino Menichetti)






2005 - L'ultimo start come apripista, su una March F.3, pochi attimi prima del tragico incidente.
 (© Edo AecgVideo)