"Pam" nel 1971 (foto di Carlo Cirelli)
1970: con la sua Abarth 2000 incidentata in prova, "Pam" affronta il tornante del bivio di Lozio.
Sullo sfondo, l'Abarth di Vittorio Motta piantata nel guard-rail
(foto da Carlo Cirelli)
Tuttavia, nel 1966 gli viene affidata una splendida Ferrari Dino 2000. Con questa vettura inizia a conquistare le sue prime prestigiose vittorie assolute. Da quel momento per il lumezzanese saranno stagioni felici, sempre alla guida di potenti e ammiratissime vetture (fornite dalla "Brescia Corse" e dalla "Mirabella Mille Miglia", due prestigiose scuderie bresciane tuttora attive) tra le quali ricordiamo Alfa Romeo 33, Abarth 2000, ma soprattutto la Ferrari 512-M, con la quale farà man bassa di vittorie assolute frantumando record su record un po' ovunque. Sempre protagonista in salita ed in pista fino a metà anni '70, "Pam" non ama però altre discipline automobilistiche come ad esempio il Rally: come raccontava la figlia Mariavittoria, intervistata da Adriano Baffelli per il suo libro "Malegno-Ossimo-Borno: La Mille Miglia delle corse in Salita", lui non riusciva a concepire la figura del navigatore e non gli andava a genio l'idea che fosse un altro a dovergli dire come guidare, quando girare e come frenare. Voleva essere lui, e solo lui, sicuro di ciò che faceva (come dargli torto?).
1971 - "Pam" accompagna la Ferrari 512 alla verifica, presso il piazzale Autostazione di Boario Terme
(© Carlo Cirelli)
Legatissimo a colleghi e personaggi dell'ambiente motoristico e sportivo, rimane particolarmente scosso dalla tragica morte dell'amico "Noris", di cui è diretto testimone durante la Malegno-Borno 1972, avendo preso il via dalla partenza di Malegno subito dopo lo sfortunato campione.
Alla Malegno-Borno ha partecipato a svariate edizioni, vincendone ben quattro; un record rimasto imbattuto per 10 anni, fino all'avvento di Mauro Nesti che inizia a vincere a Borno nel 1975, proprio mentre lui alla gara camuna partecipa per l'ultima volta: quasi un passaggio del testimone da parte del bresciano, che dopo aver ottenuto il 3° posto assoluto si congeda pian piano dalle corse. La decisione scaturisce con ogni probabilità durante la Targa Florio dello stesso anno, corsa che iniziava a diventare troppo pericolosa e in quell'edizione funestata da troppi gravi incidenti. In un'occasione particolarmente drammatica "Pam" si ferma per soccorrere alcuni colleghi rimasti feriti; gli viene imposto di riprendere la sua gara ma lui risponde più meno: "No, questo modo di gareggiare non mi piace più: continuate voi, a me piace correre ma in modo umano!"
La sua popolarità rimane
immutata con il passare degli anni: torna alla
Malegno-Borno come apripista nel 1986 al volante di una
vecchia Abarth 2000; lo si vede frequentemente anche
come concorrente della "Mille Miglia" storica, divenuta
gara di regolarità. La sua vita però si ferma troppo
presto: un male incurabile lo aggredisce
improvvisamente; si sottopone a un intervento chirurgico
a Londra dove vi torna periodicamente per dei cicli di
terapia, ma senza speranze di guarigione. Nonostante
un'emorragia che lo ha colpito poco tempo prima, riesce
a prendere un'ultima volta il via alla "Mille Miglia"
poche settimane prima di morire, alla guida di una
Bentley. L'intenzione è di portare a termine la storica
corsa, ma ormai è tardi. La sua corsa più importante,
quella della vita, si chiude il 2 agosto 1989, a soli 50
anni di età.
La vittoriosa edizione con record, nel 1971 su Ferrari 512-M
(foto di Carlo Cirelli)
1972 - Terza vittoria di "Pam" a Borno: eccolo con la Abarth 2000 presso il ponte che precede l'arrivo
(foto di Dario Baita)
1975 - L'ultima presenza di "Pam" come concorrente (Osella)
(© Foto Eden - Brescia)