"Noris" nel 1970 (foto di Gianni Tomazzoni)



Anagraficamente era Giacomo Moioli ma per tutti nell'ambiente sportivo era conosciuto come "Noris". Contrariamente a quanto riportato da più fonti che lo davano nativo di Darfo Boario Terme, era invece nato ad Albino, in Val Seriana, nel 1922. Si trasferisce con la famiglia a Darfo 16 anni più tardi. I familiari si occupano di autotrasporti e commercio di frutta. Sposatosi nel 1944 con Elide, dopo pochi anni si trasferisce a Verona dove avvia un'attività commerciale come rappresentante di rimorchi ed autocarri. Il suo lavoro non gli impedisce comunque di dedicarsi al suo amore per le corse automobilistiche, così nel 1950 debutta per la prima volta come pilota in gare automobilistiche. A metà anni '50 partecipa alla "Mille Miglia" con una Lancia Aurelia B20, ma a Peschiera del Garda è protagonista di un terribile incidente da cui uscirà vivo ma in condizioni critiche, rimanendo in coma per molti giorni. Lasciata alle spalle questa esperienza negativa, Moioli non demorde e continua la sua carriera, precauzionalmente adottando lo pseudonimo di "Noris" (in memoria del suocero Noris Pimazzoni caduto in Guerra) per correre all'insaputa dei genitori ormai anziani, ma anche per gareggiare in incognito per questioni imprenditoriali (le banche non avrebbero gradito che un loro cliente, garante di tante cambiali, potesse rischiare la vita correndo in auto). Dopo un primo periodo in cui si distingue alla guida di Lancia Aurelia e di Maserati Zagato 2000 per poi passare all'Abarth, inizia il suo lungo sodalizio con le vetture Porsche, che utilizza sia nelle cronoscalate che in pista. Continua a conciliare il lavoro con le corse: spesso smonta il venerdì pomeriggio e raggiunge la località dove ha luogo la corsa di turno, i primi tempi utilizzando la stessa vettura usata da competizione (cosa peraltro piuttosto comune all'epoca per la maggior parte dei piloti), riuscendo il lunedì mattina a tornare puntuale al lavoro qualunque cosa fosse accaduta in gara. Arrivano le prime grandi vittorie, il nome di "Noris" inizia a farsi sentire un po' ovunque. In parecchie gare in salita ancora oggi esistenti è possibile trovare il suo nome impresso nell'Albo d'Oro dei vincitori assoluti.




1964: "Noris" taglia il traguardo di Borno alla guida della Porsche 904-GTS, vincendo la prima edizione
 (foto Alabiso)



Cura il proprio fisico senza quella costanza maniacale necessaria oggi per i moderni drivers di Formula 1: un'ora al giorno di ginnastica con regolarità è più che sufficiente al Moioli per mantenere una forma invidiabile anche alle soglie dei 50 anni. Partecipa a numerosissime gare in salita in particolar modo nel nord Italia, vincendo o comunque ottenendo onorevoli piazzamenti (diventa Campione Italiano della Montagna di categoria Gran Turismo nel 1960, '63 e '65): la Sarezzo-Lumezzane, la Brescia-Monte Maddalena, L'Alpe del Nevegal, la Trieste-Opicina giusto per citarne alcune, e la Malegno-Borno.





1968 - "Noris" nella fugace apparizione in prova, con la Porsche che si scoprirà non ancora omologata per le salite italiane.
Gli verrà posto il veto a prender parte alla gara.
(© Carlo Cirelli)




Proprio in quest'ultima corsa, una delle sue preferite anche per via dei suoi legami affettivi con la Valcamonica, troverà la morte in un tragico e inizialmente inspiegabile incidente durante le prove ufficiali il 26 agosto 1972 (a soli sei giorni dall'ultima sua vittoria assoluta alla Agordo-Frassenè): la sua vettura improvvisamente sbanda a sinistra e finisce nel vigneto sottostante, sbalzando il pilota fuori dall'abitacolo. "Noris" si schianta tra i paletti dei filari della vigna, a causa dei traumi subiti al collo e al torace la situazione appare subito disperata: il campione cessa di vivere la sera stessa. Si cercano nel frattempo le cause di quell'incidente: la potente Porsche 908 viene esaminata dopo il recupero e un giunto della trasmissione viene trovato tranciato. Il cedimento meccanico rimane quindi la causa più logica e plausibile di quella repentina uscita di strada sul tratto rettilineo, quando il pilota veronese si era già  disimpegnato dalle curve che lo precedevano. L'uscita di strada avviene dopo che per circa 200 metri "Noris" ha tentato invano di mantenere in carreggiata la sua vettura, lanciata a oltre 200 kmh, che tendeva ostinatamente a deviare verso sinistra, dove c'era la scarpata. Vennero infatti rilevati anche diverse tracce sull'asfalto, evidenti segni di ripetuti colpi di freno impressi da "Noris" nella vana impresa di arrestare la corsa impazzita della sua Porsche. Del campione, a quasi 50 anni dalla scomparsa, ci rimangono alcune immagini, i ricordi indelebili dei colleghi piloti, le cronache delle sue imprese e i suoi record inseriti negli Albi d'Oro delle varie cronoscalate a cui ha partecipato in oltre 20 anni di attività agonistica. Oltre a questo, resta il rimpianto di non averlo potuto più vedere in azione tra i tornanti, provando a immaginare cosa avrebbe potuto esprimere, pochi anni più tardi, alla guida di un prototipo Osella, certamente ancora competitivo e magari in grado di impensierire ad esempio quel Nesti "ammazzasalite" degli anni 70/80...








La vittoriosa edizione con record, nel 1970 su Porsche Carrera 10
(foto di Carlo Cirelli)






1971 - "Noris" su Porsche 908 ridiscende a Malegno al termine della prima sessione di prove
(foto di Ilario Remondi)






1972 - L'ultima vittoria alla "Agordo-Frassenè" sulla Porsche 908 con cui perderà la vita solo sei giorni più tardi
 (foto da fonte ignota)


LE VITTORIE ASSOLUTE DI "NORIS" NELLE CRONOSCALATE E IN PISTA DAL 1959 AL 1972

1959

6 ORE "ESSO" - Maserati Zagato

RIMINI - S.MARINO (Emilia R.) - Maserati Zagato

CRONOSCALATA ALPE DEL NEVEGAL (Veneto) - Maserati Zagato


1960

CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO - Maserati Zagato


1962

CRONOSCALATA ALPE DEL NEVEGAL (Veneto) - Porsche Abarth

AGORDO - FRASSENE' (Veneto) - Porsche Abarth


1963

CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO - Porsche 904 Gts


1964

LA MAGIONE - VEROLI (Lazio)

COPPA DELLA COLLINA (Toscana)

CAMUCIA - CORTONA (Toscana)

CRONOSCALATA CITTA' DI MONOPOLI (Puglia)

FASANO - SELVA (Puglia)

MALEGNO - BORNO (Lombardia)

COPPA NISSENA (Sicilia)

TROFEO "CONCHIGLIE SHELL" (Vallelunga)

COPPA "FISA" - Classe 2000 GT (Monza)

 

(Tutte su PORSCHE 904 GTS)



1965

 

ALGHERO - SCALA PICCADA (Sardegna)

VITTORIO VENETO - CANSIGLIO (Veneto)

GUARCINO - CAMPOCATINO (Lazio)

TROFEO VAL D'INTELVI (Lombardia)

CASTIONE - PASSO PRESOLANA (Lombardia)

CAMPIONATO ITALIANO GRAN TURISMO

TROFEO "CONCHIGLIE SHELL"

 

(Tutte su PORSCHE 904 GTS)


 

1966

 

STELLAVENA - BOSCOCHIESANUOVA (Veneto)

PIEVE S.STEFANO - PASSO DELLO SPINO (Toscana)

CIVIDALE - CASTELMONTE (Friuli)

BOLOGNA - PASSO RATICOSA (Emilia R.)

VITTORIO VENETO - CANSIGLIO (Veneto)

PREDAPPIO - ROCCA (Emilia R.)

BOLZANO - MENDOLA (Trentino Alto Adige)

TRIESTE - OPICINA (Friuli)

ASCOLI - COLLE S.MARCO (Marche)

TRAPANI - MONTE ERICE (Sicilia)

 

(Tutte su PORSCHE CARRERA 6)


 

1967

 

PIEVE S.STEFANO - PASSO DELLO SPINO (Toscana)

TOLMEZZO - VERZEGNIS (Friuli)

ORVIETO - LA CASTELLANA (Umbria)

 

(Tutte su PORSCHE CARRERA 6)


 

1968

 

CASTELL'ARQUATO - VERNASCA (Emilia R.)

ANTIGNANO - MONTE BURRONE (Toscana)

 

(Tutte su PORSCHE CARRERA 6)


 

1969

TRIESTE - OPICINA (Friuli) - Porsche 910 C


 

1970

 

TOLMEZZO - VERZEGNIS (Friuli)

BORMIO - STELVIO (Lombardia)

MALEGNO - BORNO (Lombardia)

CRONOSCALATA ALPE DEL NEVEGAL (Veneto)

COPPA A.C. VERONA (Monza)

 

(Tutte su PORSCHE 910 C)


 

1971

 

CASTELL'ARQUATO - VERNASCA (Emilia R.)

BORMIO - STELVIO (Lombardia)

 

(Tutte su PORSCHE 908 C)



1972

 

BORMIO - STELVIO (Lombardia)

VERZEGNIS - SELLA (Friuli)

G.P. LOTTERIA MONZA (Lombardia)

AGORDO - FRASSENE' (Veneto)

 

(Tutte su PORSCHE 908 C)


 

Un sentito e particolare ringraziamento al nipote di Giacomo Moioli, Andrea, per aver fornito il palmarés completo di "NORIS"