Un bel primo piano di Christian Merli (© Christian Merli Fans Club)



Ecco colui che nel corso degli anni si è proposto come il più temibile avversario del pluricampione italiano ed europeo della montagna Simone Faggioli. Ovvero: Christian Merli, pilota dall'indiscusso talento e dal piede pesante.
Christian nasce a Trento nel 1972, anche lui come molti colleghi inizia l'attività agonistica nel motorsport ancora giovanissimo e in una disciplina un poco diversa dall'automobilismo in salita: infatti, il debutto avviene nel 1993 nella disciplina delle motoslitte, dove prende parte ai campionati "Junior" ed "Enduro". Giusto per mettere in chiaro di che pasta è fatto, li vince entrambi: quello italiano assoluto "Junior" e quello internazionale di Classe 500 "Enduro".
Nel 1994 si ripete, vincendo il campionato internazionale assoluto nelle motoslitte "Enduro" ma al tempo stesso fa il suo ingresso nel mondo delle quattro ruote, nel Trofeo Master Peugeot che chiude al 3° posto assoluto dopo aver collezionato ben 10 vittorie. Contemporaneamente prende parte al Campionato Italiano Velocità Montagna, vincendo la Classe 1600 di Gruppo N con una Peugeot 205 GTI (una vittoria di Classe anche a Borno, dove nel 1995 bisserà il successo).
Le Motoslitte rimangono però il suo primo amore, tant'è vero che anche con il passare degli anni riesce ad alternare questa disciplina decisamente stagionale con le gare in salita, che si svolgono in una finestra temporale più ampia che va dalla primavera sino all'autunno.
Dalla seconda metà degli anni '90 Merli fa capolino anche nei Rally (Prealpi Trevigiane) ma sono le cronoscalate che lo attraggono maggiormente.






Al "Trofeo Vallecamonica" 1994 su Peugeot 205 GTI vince subito la Classe 1600 del Gruppo N, in 5'16"92 (© ACI Brescia)


Presto arrivano i primi risultati di rilievo a livello di classifica assoluta già nel 2003, con un 10° posto alla rinomata "Trento-Bondone" e la conquista del titolo TIVM (Trofeo Italiano Velocità Montagna).

Comincia così una marcia inarrestabile di successi: il pilota trentino da 4° assoluto nel CIVM 2006, nel biennio successivo si laurea due volte vicecampione italiano, la prima volta arrivando dietro nientemeno che a Simone Faggioli, la seconda alle spalle di Denny Zardo.

Ma è con Faggioli che prende forma il dualismo che gara dopo gara appassiona gli sportivi: il toscano infila una serie di ben 7 titoli nazionali consecutivi (dal 2010 al 2016) e addirittura 9 europei (dal 2009 al 2017). Merli sa di avere il potenziale giusto per batterlo e infatti lo batterà in diverse occasioni, spesso risolvendole sul filo dei centesimi di secondo: nella stagione 2013 coglie tre vittorie assolute e numerosi secondi posti. Spesso l'alternanza con Faggioli tra il primo e il secondo posto si verifica anche in una stessa gara dove si aggiudicano una manche a testa, rendendo il risultato finale ancora più risicato in termini di distacco.






Nel 2013 con questa Osella PA-2000 iscrive per la prima volta il suo nome nell'Albo d'Oro della Malegno-Borno (© Edo AecgVideo)



Pur non trattandosi di una gara valida per il CIVM, Christian Merli accetta la sfida di correre la Malegno-Borno nel 2013, misurandosi contro il giovane svizzero Julien Ducommun e il "vecchio leone" Giulio Regosa. Vince la 43a Edizione a 138 Km/h di media, lasciando però un pizzico di rimpianto agli sportivi accorsi sul tracciato per l'assenza di Faggioli, che avrebbe reso più avvincente la lotta per il primo posto.

A Malegno torna anche l'anno successivo, ma questa volta non riesce ad andare oltre il 4° assoluto. Sarà nel 2015 l'anno del suo capolavoro, quando conquista la sua seconda vittoria in terra camuna fornendo una prova di grande autorità: in Gara1 ferma i cronometri su un fantastico 3'41"60 segnando il nuovo record del percorso.






2015 - Christian Merli sulla linea di partenza della 45a Edizione (foto di "Tazio" Moscardi)

Da questo momento, la sua attenzione si concentra maggiormente sul Campionato Europeo della Montagna: dopo che, nel 2014, aveva conquistato tre secondi posti assoluti alle salite di St. Ursanne (Svizzera), Col Saint Pierre (Francia) e Trento, capisce che è il momento di puntare al titolo continentale. Nel 2016 è protagonista di una stagione straordinaria: con quattro vittorie e cinque secondi posti, diventa Vicecampione Europeo dietro a Faggioli. Sente aria di "colpaccio" nel 2017, ma l'appuntamento è nuovamente rinviato: in dodici gare conquista sei vittorie assolute e cinque piazze d'onore, ma anche stavolta la spunta il toscano che si laurea campione per la decima volta.
Merli viene invitato anche alle ultime edizioni della "Malegno-Borno", ma per concomitanze di calendario con le gare europee gli tocca rifiutare: troppo serrata è la lotta con Faggioli, ogni appuntamento potrebbe essere decisivo per l'assegnazione del titolo. Ma anche nel 2017, pur vincendo la metà delle gare in programma, ha la meglio ancora il pilota fiorentino. Il CIVM è invece appannaggio di Domenico Scola JR.
Nel 2018 affronta sia il CIVM che il CEM con una Osella FA30-Zytek e disputa una stagione ai massimi livelli, forse la sua migliore: vince a mani basse entrambi i titoli, con un ruolino di marcia da ben 14 vittorie in 20 gare, quattro secondi posti e 11 records di percorso stracciati.
La stagione 2019 vede il nuovo testa-a-testa tra Merli e Faggioli, dove nel Campionato Italiano è ancora il toscano a farla da padrone. Ma nell'Europeo avviene il colpo di scena: Faggioli affronta la stagione con una Norma M20-FC Zytek, mentre Merli si affida all'Osella FA30-Evo Zytek. Sono dodici prove ed è una questione personale esclusiva tra i due, che vincono cinque gare a testa (Christian tutte nella prima metà di stagione, mentre Simone tutte nella seconda metà) lasciando agli altri le briciole: una sola vittoria all'austriaco Christoph Lampert (Osella FA-30) e una al ceco Milos Benes (Osella FA-30). Risultato: i due rivali chiudono la classifica con 250 punti e il titolo di Campione Europeo viene assegnato ex aequo, poichè a parità di punti il regolamento non prevede un ulteriore criterio di separazione.
Il 2020 l'irruzione della pandemia Covid-19 sconvolge tutta la programmazione degli eventi a livello mondiale, così anche il Campionato Europeo viene annullato. Si fa invece il possibile per salvare il CIVM: grazie ad un iniziale allentamento della prima ondata del virus, c'è il via libera per le gare previste nella seconda metà della stagione. Il campionato quindi parte ad agosto con il "46° Trofeo Alpe del Nevegal" e si chiude dopo solo sei prove in ottobre, con la "62a Monte Erice". Tutte le prove precedenti sono state forzatamente annullate.
Il torneo si risolve ora nuovamente per Faggioli, che dopo un buon avvio di Merli con due vittorie vince le rimanenti quattro.
Attualmente Christian Merli può vantare un palmarès di oltre 50 vittorie assolute, in Italia ed Europa.