Un bel primo piano di Simone Faggioli (© Areacorse)



La progressiva -ma soprattutto inesorabilmente fisiologica- uscita di scena dei protagonisti assoluti nelle cronoscalate per quasi trent'anni (simboli indiscussi della specialità come Nesti, Baribbi, Nataloni e via discorrendo...) non ha fortunatamente privato l'ambiente di quel "ricambio generazionale" di cui tanto si temeva che non ci sarebbe stato. Simone Faggioli infatti è uno dei nuovi "big" che si sono affacciati sul mondo delle gare in salita del Terzo Millennio, ponendosi come degno successore dei "miti" di quel tempo ormai passato. Figlio d'arte (il padre Mario ha militato per anni nella stessa specialità collezionando risultati di rilievo, tra cui la conquista del titolo Civm 1998), anch'egli come il "maestro" Nesti è toscano d.o.c. (è nato nel 1978 a Bagno a Ripoli, nella provincia di Firenze). Appassionato di Go-Kart, fa il suo esordio nelle competizioni alla "mini-età" di 8 anni, come il suo predecessore, in motocicletta. Inizia a cogliere i suoi primi significativi risultati non ancora ventenne, vicendo la Coppa Italia di Gruppo N (classe 2000) nel Civm 1997 alla guida di una Renault Clio Williams ottenendo anche due brillanti vittorie di Classe.





Al "Trofeo Vallecamonica" 1998 su Osella PA20 Renault giunge 4° di Classe P/3-CN (foto di Tonino Menichetti)


Nel 1998, Faggioli inizia il Civm in Gruppo N con una Ford Escort Cosworth (Classe 3000). Giunge subito 2° di Classe nella prima gara, mentre alla Caprino-Spiazzi dello stesso anno, sotto il diluvio, compie un capolavoro vincendo nettamente la Classe, relegando il 2° classificato a ben 20" di distacco! Arriva presto l'esordio con le vetture Sport, nella "P3", dove coglie due vittorie, a Gubbio e alla salita a lui più cara, la Lima-Abetone, più svariati secondi posti assoluti. Nel 1999 con l'Osella si piazza secondo assoluto nella graduatoria generale del Civm nonostante la partecipazione a sole 5 gare titolate, con tre vittorie (Verzegnis, Monte Erice e Coppa Nissena) e un 2° posto alla Caprino-Spiazzi. Nello stesso anno è però protagonista anche di un serio incidente, proprio qui alla Malegno-Borno, in cui picchia violentemente contro le protezioni procurandosi anche alcune fratture. Dal 2000 in poi avviene la definitiva consacrazione del talento agonistico di Faggioli: a suon di vittorie (ben 9 su dieci gare disputate, più un secondo posto) vince a mani basse il titolo di Campione Italiano della Montagna (di Classe CN3) e si guadagna anche il primo Oscar dei "Caschi d'Oro" dedicato da Autosprint in memoria di Fabio Danti. Il 2001 lo vede protagonista sempre nei Prototipi in Classe 3000, dove conquista la piazza d'onore assoluta nel Civm. Nel 2002 aggiunge un record ai records, vince infatti per la prima volta il Civm assoluto aggiudicandosi quasi tutte le gare (tranne una) e diventando di fatto il più giovane pilota a fregiarsi del Titolo Nazionale, a soli 24 anni. Successo bissato immediatamente l'anno seguente, in cui conquista anche il 2° posto nel Campionato Europeo. Inizia a inanellare una lunga serie di vittorie assolute, battendo quasi tutti i record nelle gare in salita di tutta Europa.




Nel 2003 con questa Osella PA20-S giunge 4° assoluto a 14" dal vincitore Denny Zardo (foto di Gianni Tomazzoni)



Complessivamente il pilota toscano ha collezionato una serie impressionante di allori: undici volte Campione Europeo della Montagna (2005-2009-2010-2011-2012-2013-2014-2015-2016-2017-2019) con inoltre quattordici titoli di Campione Italiano "Civm (2002-2003-2004-2006-2007-2010-2011-2012-2013-2014-2015-2016-2019-2020).

Nel 2018 ha inoltre preso parte alla difficile gara in salita "Pike's Peak International Hillclimb" in Colorado (Usa) dove al volante di una Norma M20-FC è giunto 2° assoluto, aggiungendo prestigio alla sua notevole carriera.

Nonostante questo notevole carniere zeppo di successi (davvero impressionante e poco usuale per un pilota poco più che quarantenne di questa specialità) non è ancora riuscito a vincere la "Malegno-Ossimo-Borno". Per alcuni può sembrare che Simone non abbia in particolare simpatia questa gara, per il fatto che da anni non vi prende parte: ne avrebbe ben donde, visto che per due edizioni consecutive è stato protagonista di due incidenti piuttosto seri; tuttavia anche nelle edizioni successive fino al 2005 (ovvero l'ultima ad avere validità europea) è sempre stato tra i concorrenti di primo piano, mentre negli ultimi anni lo si è visto più che altro nei panni di "team manager" fornendo assistenza per altri piloti: il suo "Team Faggioli" è stato supportato ufficialmente da Enzo Osella, il famoso costruttore torinese.

Ma finalmente nel 2021, con il rientro nella serie Civm, "Super Simo" torna a Malegno a confrontarsi in un "triello" con Christian Merli e Damiano Cubeda: vince la gara segnando il nuovo record del tracciato, mettendo il suo primo sigillo sull'Albo d'Oro del Trofeo Vallecamonica. Si ripete per altre tre volte consecutive nel 2022, 2023 e 2024, eguagliando il poker del lumezzanese "Pam" (Marsilio Pasotti) indiscusso protagonista delle gare in salita negli anni '60/70.






2008 - Come "team manager" con la monoposto affidata a David Baldi, a sinistra nella foto (foto Salvetti)