LA "MILLE MIGLIA DELLE CORSE IN SALITA" RIPARTE SOTTOVOCE




David Baldi (Osella PA21-S) vincitore nell'edizione della rinascita (foto di Manuel Baisotti)



Quella che sarebbe dovuta essere l'edizione del riscatto, nel 2006, viene improvvisamente annullata quando la macchina organizzativa era già in dirittura d'arrivo: la gara era già da tempo stata riconfermata come prova valida per l'europeo ma, malgrado il sito ufficiale del Trofeo Vallecamonica avesse già pubblicato la locandina della manifestazione con tanto di programma, le voci che si susseguono non sono affatto rassicuranti. Si intuisce chiaramente che ci siano delle difficoltà: dall'incidente che costò la vita ad Adriano Parlamento era passato un anno, eppure le circostanze che causarono l'incidente continuavano ad apparire poco chiare. Secondo alcune testimonianze mai convergenti tra di loro, si succedevano varie versioni sulla causa che provocò il tragico schianto: dapprima si era parlato di un malore occorso al pilota (ipotesi esclusa a priori); qualcuno parlava con sempre maggior insistenza di uno spettatore che, attraversando improvvisamente il percorso, aveva messo il pilota in difficoltà; qualcun altro invece affermava di aver visto scendere a valle una persona addirittura in bicicletta. Già immediatamente dopo l'incidente, i commissari -che avevano assistito alla scena- cercavano di spegnere sul nascere ogni malinteso, rendendone conto al Direttore di Gara il quale ne forniva pubblicamente la dinamica (corrispondente a un semplice quanto fatale incidente di gara). Tuttavia, a pochi giorni dall'edizione 2006 la questione risultava ancora sotto indagine da parte della Magistratura e questo rendeva impossibile il regolare svolgimento della Malegno-Borno: quindi, gara annullata.

La situazione si sblocca dopo qualche tempo e il Trofeo Vallecamonica può rientrare in calendario dopo una pausa fortunatamente breve. Il "via libera" arriva però soltanto a poche settimane dalla data da tempo pianificata. Ma avendo saltato un anno, la corsa viene anche privata di ogni validità (perde sia il Campionato Europeo che quello Nazionale) e con un parco partenti molto ridimensionato. Solamente un centinaio infatti i concorrenti iscritti (più un'altra trentina nelle Auto Storiche, che comunque aggiungono a loro volta una buona dose di spettacolo) ma nell'elenco non mancano i "Big" come Giulio Regosa e Simone Faggioli o alcuni "outsider" di lusso quali Adriano Zerla e David Baldi. Ed è proprio quest'ultimo a vincere la 38a edizione della Malegno-Borno. Il fiorentino è in forza al Team Faggioli (Simone, l'omonimo titolare della Squadra Corse, sceglie però di non gareggiare per consentire ai meccanici del suo Team di rimettere in sesto la vettura di Regosa, incidentata la settimana prima nella cronoscalata in Friuli) ed effettua le due manches sommando complessivamente 8'03"01, a poco più di 128 Kmh di media. Il buon Regosa nonostante la buona volontà deve accontentarsi della piazza d'onore, ammettendo senza accampare scuse di aver esitato a "spingere" di più sul dritto, forse per voler completamente riaversi dal brutto incidente a Verzegnis nel Civm. La "top three" viene completata da Massimo Cozzoli su Osella, che spegne le speranze dell'amico Zerla: il camuno infatti era risultato 3° assoluto dopo le prove del sabato, ma un testacoda a metà della 1a Manche di gara lo attarda di parecchio, tagliandolo fuori dalla lotta per il podio nonostante l'ottimo 4'07"48 della seconda salita. Sorprende Franco Putelli con la Ferrari, che stravince tra le GT ma è soprattutto autore di uno straordinario 5° posto assoluto.

Nelle categorie inferiori c'è un gradito ritorno, quello di Walter Santus che giunge 7° assoluto, mentre le vittorie dei gruppi di serie vanno a Francesco Abate (altro gradito ritorno dopo qualche anno d'assenza, in Gruppo N) e Armin Hafner (Gruppo A). Splendidi vincitori nelle varie classi specialmente tra i locali (come ad esempio l'immancabile Gianantonio Franzoni in A/1400 o Luca Tosini in N/2000). La gara riservata alle Auto Storiche è conquistata dal bresciano Massimo Comelli con la sua aggressiva e ammiratissima Alfa Romeo 33 SC (ex-ufficiale e vincitrice nel 1977 del Mondiale Marche) il quale si è imposto su Giovanni Putelli con la Lucchini.

Gara tutto sommato divertente, onorata dai pochi ma generosi piloti iscritti e soprattutto da un pubblico non più folto come negli anni passati, ma sempre appassionato e caloroso.



CLASSIFICA ASSOLUTA


1. DAVID BALDI (OSELLA PA21-S) 8'03"01

2. GIULIO REGOSA (OSELLA PA21-S) a 10"74

3. MASSIMO COZZOLI (OSELLA PA21-S) a 30"75

4. GIUSEPPE PRESTI (LUCCHINI BMW) a 31"45

5. FRANCO PUTELLI (FERRARI 360 MODENA) a 34"50

6. FULVIO GIULIANI (LANCIA DELTA EVOLUZIONE) a 35"43

7. WALTER SANTUS (SKODA FABIA WCR) a 42"03

8. GIORGIO LEONARDI (AUDI A4 ST) a 47"77

9. ROLAND FLORIAN (FORD ESCORT COSWORTH) a 57"75

10. M. CAPUCCI (OSELLA PA21-S) a 1'00"16

 

(continua a centro pagina)

 



  


Giulio Regosa (Osella PA21-S), ancora una volta si classifica secondo (foto di Marco Cerea)


CLASSIFICA ASSOLUTA - DALL' 11. POSTO


11. ETTORE BONARA (OSELLA PA21-S) a 1'01"21

12. FEDERICO RAFFETTI (TOYOTA COROLLA WRC) a 1'06"19

13. ROMANO PASQUALI (RENAULT MEGANE KIT) a 1'11"54

14. FRANCESCO ABATE (BMW M3) a 1'13"19

15. MIRKO ZANARDINI (CITROEN C2 S 1600) a 1'14"82






Mirko Zanardini (Citroen C2-S 1600) quindicesimo assoluto (foto Salvetti)



16. GIUSEPPE CAMANINI (RENAULT CLIO V6) a 1'16"57

17. ARMIN HAFNER (BMW M3) a 1'16"75

18. CASIMIRO BARBIERI (BMW E46) a 1'20"80

19. LUCA TOSINI (HONDA CIVIC TYPE R) a 1'20"92

20. G. BENDOTTI (RENAULT CLIO WILLIAMS) a 1'24"42

 

(continua più in basso)






Federico Raffetti (Toyota Corolla WRC) quando passione e talento si fondono in un tutt'uno (foto da fonte ignota)

CLASSIFICA ASSOLUTA - DAL 21. POSTO


21. ILARIO BONDIONI (RENAULT CLIO CUP) a 1'26"59

22. ROSARIO PARRINO (LUCCHINI BMW) a 1'28"25

23. CESARE BRUSA (RENAULT CLIO CUP) a 1'29"90

24. FELICE DUCOLI (MITSUBISHI LANCER EVO IX) a 1'30"31

25. GIANANTONIO FRANZONI (CITROEN SAXO VTS) a 1'31"79

26. DARIO BAITA (RENAULT NEW CLIO) a 1'33"63

27. DIEGO GIRELLI (RENAULT CLIO) a 1'34"45

28 . ALESSIO ARMENI (RENAULT CLIO S 1600) a 1'34"65

29 . PABLO BIOLGHINI (SUBARU IMPREZA) a 1'35"76

30. IVAN ORSIGNOLA (PEUGEOT 306 RALLY) a 1'36"83







Massimo Cozzoli (Osella PA21-S) terzo classificato (foto di William Pea)


CATEGORIA AUTO STORICHE - CLASSIFICA ASSOLUTA


1. MASSIMO COMELLI (ALFA ROMEO 33 SC) 9'01"43

2. GIOVANNI PUTELLI (LUCCHINI SN 87) a 21"65

3. FABIO FAUSTINELLI (PORSCHE 911 SC) a 22"68

4. LUIGI BORMOLINI (OSELLA PA-9) a 46"58

5. TIZIANO ROMANO (BOGANI SN 85) a 58"25







Massimo Comelli (Alfa Romeo 33SC) vincitore assoluto della gara per Auto Storiche (foto Salvetti)